MEDICINA – Fonte: Dr. Alessandro Gardini. Grazie! Rimedi e consigli per i piccoli problemi dermatologici del ciclista Siamo ancora nel pieno della stagione invernale, ma molti di noi hanno già ricominciato ad avventurarsi nelle prime fredde uscite di questi giorni, adottando un abbigliamento nuovo e molto spesso una bici nuova. Altri invece stanno per lasciare la palestra, luogo di allenamento ideale per preparare la stagione, e cominciano a dedicarsi sempre più frequentemente alle uscite in strada. La postura adottata sulla bicicletta e quindi le piccole variazioni di posizione che ci possono essere alla ripresa della stagione, l’aumento dell’intensità e della durata degli allenamenti, e altri fattori soggettivi, concorrono spesso a determinare conseguenze dermatologiche nelle zone di contatto della cute con i materiali utilizzati durante la prestazione. Le conseguenze dermatologiche cui può andare incontro il ciclista, soprattutto nelle zone perineali e perianali, sono di tipo infettivo e si possono presentare sottoforma di foruncolosi, micosi e dermatiti da contatto. La causa principale è la combinazione dell’azione della sudorazione, abbondante in questa zona, e dello sfregamento della cute sulla sella. Altri disturbi si possono verificare sotto il seno per le donne, sotto le ascelle e in seguito a depilazioni errate. La foruncolosi è un’infezione cutanea che colpisce il follicolo pilifero, dovuta a un batterio del tipo stafilococco che si manifesta con un nodulo duro, dolente, arrossato che presto sviluppa alla sommità una pustola contenente pus, per l’appunto chiamato foruncolo. Il foruncolo tende a guarire spontaneamente quando si apre, consentendo la fuoriuscita del pus e l’eliminazione della pellicola che lo riveste internamente. A questo punto, più o meno rapidamente, la pelle guarisce. I foruncoli, in linea generale, non devono mai essere schiacciati, come spesso si è portati a fare. Questo metodo rischia di estendere la malattia infettando i follicoli vicini, e il foruncolo così trattato tende più facilmente a ricrearsi. L’apertura spontanea del foruncolo consente anche l’eliminazione di quella pellicola che riveste l’interno del foruncolo, cosa difficile quando si cerca di svuo tarlo anticipatamente e forzatamente. Utile è, invece, facilitare la fuoriuscita del pus con applicazioni caldo-umide oppure ricorrendo all’ittiolo, una pomata che ne facilità l’apertura. Se la foruncolosi è occasionale e limitata con le dovute norme igieniche e l’utilizzo di creme antibiotiche, previo consiglio del vostro medico, in pochi giorni si può tornare in sella. Se invece è ampia e coinvolge più follicoli piliferi allora è bene sospendere gli allenamenti e recarsi da un dermatologo. È inoltre opportuno che i pazienti seguano una dieta particolare che escluda le bevande alcoliche, i grassi e i dolciumi. Per micosi si intende invece una situazione patologica sostenuta da funghi e può comparire in aree differenti del nostro corpo. Per questo tipo di patologia, è bene rivolgersi al proprio medico e specialista, per individuare il tipo di fungo e la giusta terapia. Le dermatiti che colpiscono il ciclista, in genere sono dovute al contatto tra i materiali e la pelle, e ovviamente il sudore, e si manifestano con eruzioni cutanee pruriginose, caratterizzate da rossore e a volte vescicole. Tra le cause vi sono per esempio capi lavati e risciacquati non a dovere, utilizzo di creme e detergenti cosmetici prima dell’attività sportiva, oppure capi che contengono sostanze allergizzanti. La terapia di questo tipo di disturbo prevede ovviamente l’eliminazione della causa e l’utilizzo di antistaminici e cortisonici. Per prevenire queste fastidiose situazioni, si possono utilizzare alcuni accorgimenti. Innanzitutto gli indumenti tecnici di oggi, permettono sempre più una traspirazione ottimale e i fondelli dei pantaloncini, i reggiseni tecnico-sportivi, i calzini e perfino i guanti, non sono più una fonte di batteri come quelli di un tempo, le selle sono state modificate in modo da migliorare sempre più il comfort. Negli studi e nei negozi di biomeccanica, vi sono equipe professioniste che ci permettono di risolvere alla perfezione i problemi di postura. Quando ciò non è sufficiente, in farmacia si possono trovare preparati erboristici e dermocosmetici che ci aiutano nella prevenzione dello sfregamento, aumentando la lubrificazione, riducendo la carica batterica e proteggendo la pelle sensibile. Questi contengono diversi principi attivi di origine naturale e non, quali ad esempio il più noto ossido di zinco, dalle proprietà lenitive, antimicrobiche e adsorbenti. Lo troviamo nelle formulazioni classiche di pasta all’acqua a diversa percentuale, che si possono fare preparare comodamente in farmacia. Nuove formulazioni particolarmente utili nel trattamento delle aree del corpo soggette a pieghe cutanee, contengono in associazione all’ossido di zinco, il talco, l’acido ßeta glicirretico ed il climbazolo. L’associazione ossido di zinco-talco, crea uno strato fisico filmante ma non occlusivo che protegge efficacemente la cute da arrossamenti esogeni e stati essudativi irritanti, anche grazie ad un’azione antimicrobica purificante. La presenza di acido ßeta glicirretico esercita un’azione lenitiva ed antinfiammatoria, mentre il climbazolo ha un’azione puramente antimicrobica. Questi preparati con un alta concentrazione di polveri adsorbenti e attivi ricostituenti della barriera cutanea, svolgono un’efficace azione lenitiva e protettiva capace di ridurre gli effetti dello sfregamento continuo e attiva nel mantenere la pelle adeguatamente morbida e asciutta.
Da utilizzare sia prima sia dopo la prestazione, sono validi i preparati in gel, soprattutto in estate, tra le quali c’è l’associazione tra l’aloe, dalle proprietà idratanti e lenitive, e la mimosa tenuiflora, nota fin dal tempo dei Maya come “albero della pelle” per le sueproprietà curative nei confronti di ustioni e disordini vari. Grazie al suo contenuto in flavonoidi, tannini ed oligoelementi è in grado di incrementare la resistenza degli endoteli, di contrastare la degradazione delle membrane cellulari da stress ossidativo, di intervenire positivamente nella differenziazione cellulare dei tessuti e di inibire la crescita batterica. Tutto ciò favorendo i processi rigenerativi della pelle. Infine per completare l’azione preventiva e curativa, è bene mantenere sempre un alto livello d’igiene utilizzando quotidianamente detergenti non aggressivi a ph neutro, per pelle sensibile che rispettino il più possibile il film idrolipidico della pelle e dopo l’attività fisica un detergente con un opportuno antibatterico, soprattutto per le zone a più alto rischio d’infezioni. Dr. Alessandro Gardini